Gentili studenti,
con piacere vi segnaliamo qui sotto tre importanti eventi sui temi della Moda e del Design programmati a Milano a cura di Dalia Gallico, docente del nostro Ateneo, a cui vi invitiamo a partecipare numerosi. Grazie per l'attenzione.
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DESIGN ITALIANO-DESIGN TRADITO?
Gli anni d'oro dell'industria e della creatività italiana
Un atto d'amore e di denuncia verso una certa industria e design scomparsi
Sede: Milano, Castello Sforzesco, Sala Sforzesca , Piazza Castello
29 NOVEMBRE - ore 14.30 - LA MODA: VERO INDUSTRIAL DESIGN?
presiede Dalia Gallico
Intervengono:
---Rita Airaghi, Direttore Fondazione Gianfranco Ferré
---Mariuccia Casadio, esperta d'arte e di stile
---Benedetta Barzini, docente di cultura della moda e giornalista
---Elio Fiorucci, stilista
---Rosita Missoni, stilista
---Nanni Strada, fashion designer
1 DICEMBRE - ore 9.30 - IL DESIGN ITALIANO OGGI: COME STA?
presiede Dalia Gallico
Intervengono:
---Andrea Branzi, teorico e progettista
---Odoardo Fioravanti, industrial designer
---Carlotta de Bevilacqua, Architetto, Designer e Presidente di Danese
---Alberto Martinelli, Professore emerito di Scienza politica e Sociologia,Università di Milano
---Daniela Piscitelli, presidente Nazionale Aiap
---Marina Russo, biodesigner
BOXING. Incontri/Scontri tra Design, Cultura e Innovazione
Progetto a cura di Dalia Gallico
In collaborazione con Innovation Festival e Provincia di Milano
5 DICEMBRE ore 18.00
Sede: Milano, Palazzo Isimbardi . Sala Affreschi. Corso Monforte 35
3° Match: Boxing Art&Craft
presiede Dalia Gallico
Intervengono:
Ugo la Pietra vs Massimiliano Adami
In occasione di AF / L’Artigiano in Fiera
Nel panorama complesso della progettazione di design (Processo, produzione e ricerca) sono oggi più che mai riscontrabili modalità ed esiti ascrivibili a quel filone del “artigianato”, che ha un suo ruolo, una sua particolarità da svolgere ora, in pieno clima di sforzo per salvare le culture locali, i saperi legati al fare manuale, le espressioni di un’arte applicata effettiva. L’artigianato di cui parliamo si qualifica non tanto e non solo per la sua abilità nel ‘maneggiare le cose’, quanto per la ricerca, quasi una dedizione, del giusto mezzo, del lavoro fatto ad arte, del progetto di vita.